Lo Spread nel Day Trading: Bid & Ask

Oggi vogliamo parlarvi di un argomento molto importante che spesso è sottovalutato dai trader con poco esperienza, lo spread nel Day Trading, quindi la differenza fra Bid & Ask.

I mercati di chi si occupa del Trading giornaliero, ovvero il Day Trading, sono molto vasti. Ogni mercato ha due prezzi separati e distinti, il prezzo bid e il prezzo ask. Questo significa che si tratta di un prezzo di acquisto e un prezzo di vendita. Molto spesso la distanza fra questi due prezzi può essere molto differente, varia e influisce sulle possibilità di poter negoziare in un preciso mercato. Allo stesso tempo però ciò è in grado di determinare e stabilire come funziona il trading online.

Come funzionano i piccoli spread

I Piccoli spread funzionano in modo molto semplice. Quando l’offerta e il prezzo si trovano molto vicini, lo spread ovviamente è ridotto. Per esempio se i prezzi di bid e ask sull’YM, quindi parliamo del mercato Dow Jones, fossero 1.3000 e 1.3001, lo spread sarebbe equivalente 1.

Uno spread di queste dimensioni nasce quando il mercato è negoziato in modo attivo ed ha un volume piuttosto alto di contratti che vengono negoziati.

Ciò di solito accade quando in una giornata di negoziazione i mercati di trading sono fra i più commerciati, però avviene soltanto in determinati momenti della giornata. In questi casi si trattano soprattutto il mercato europeo e il mercato statunitense.

Come funzionano i grandi spread

I grandi spread funzionano al contrario di quelli piccoli, in modo speculare. Quando i prezzi di bid e ask sono distanti fra loro, lo spread è molto grande. Ad esempio se i prezzi di bid e ask sull’Euro, nel mercato valutario EUR/USD fossero rispettivamente a 1.3405 e 1.3410, lo spread equivale a 5.

Solitamente lo spread è ampio perché il mercato presenta un volume basso e non viene negoziato in modo attivo dagli investitori. Di conseguenza il numero di contratti risulta molto inferiore al solito.

Esistono molti mercati di trading giornalieri che di solito hanno piccoli spread con picchi alti fra le 12 e le 14 in cui i trader di solito ricevono i comunicati economici.

Quali sono gli Effetti sul trading?

Gran parte dei trader giornalieri sceglie di optare per piccoli spread perché è molto più semplice la negoziazione.

Sono davvero tanti i trader giornalieri che bloccano le loro operazioni nel momento in cui il mercato inizia a sviluppare uno spread troppo alto.

Considerate che uno spread piuttosto ampio fa sì che gli ordini di mercato vengano “riempiti” con prezzi non attesi, indesiderati. Questo in un secondo momento richiederà dei particolari aggiustamenti per compensare, come ad esempio un aumento dello stop loss.

Negoziare lo spread

I trader spesso decidono di sfruttare lo spread per le proprie negoziazioni, come già vi abbiamo detto inizialmente. Alcuni preferiscono sfruttare lo spread basso, altri invece lo spread alto.

Chi sceglie quest’ultimo, solitamente lo fa attraverso un preciso sistema, lo scalping. I trader che optano per questa tipologia di trading si chiamano scalper.

Gli scalper eseguono delle operazioni a breve termine e non appena vedono dei profitti, chiudono le operazioni. Praticamente registrano dei piccoli guadagni giornalieri e chiudono l’operazione quasi istantaneamente per non rischiare mai, o quasi, di perdere denaro.

Piccoli mercati di day trading

Esistono alcuni mercati dedicati al day trading che di solito hanno spread bassi, si tratta di valute come l’Euro e gli indici azionari.

Ad esempio:

  • YM: mercato Dow Jones;
  • ES: mercato S&P 500;
  • ER2: mercato Russell 2000;
  • DAX: mercato DAX;
  • CAC40: mercato futures CAC40;
  • ZG: mercato futures Gold 100.

In conclusione possiamo dire che sono molti trader a fare day trading servendosi della differenza di prezzo di domanda e offerta.

E’ sicuramente un’ottima strategia di trading ma bisogna sempre prestare attenzione, perché soprattutto quando si eseguono operazioni con uno spread alto, si potrebbe ottenere un buon profitto, tanto quanto una grande perdita.